STORIA DELL'AZIENDA
L'attività è portata avanti con passione e attaccamento ormai da ben otto generazioni.
I documenti dimostrano che nel 1723 mastro Pietro Martinelli paratore ebbe il compito, commissionato dall'Ordine dei Cavalieri di S.Stefano, di arredare il catafalco nella Chiesa dei Cavalieri (collocata nella famosa Piazza dei Cavalieri, a Pisa), in occasione delle esequie in memoria del Granduca di Toscana Cosimo III, il 23 marzo 1723. Il rapporto di committenza tra l'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano e Pietro continuò fino al dicembre 1756 com'è dimostrato dalle “filze di stanziamento” (registri contabili) del suddetto Ordine.
Il 4 novembre 1783 il nipote Giovanni Battista Martinelli prestò servizio di fornitura dei parati per il barcone che solcò le acque dell’Arno in occasione della “Festa della presentazione al Tempio di Sua Altezza Reale l’Arciduca Ranieri”.
In epoca non precisata la bottega artigiana passò a Cesare Martinelli che almeno dal 1823 lavorava negli stessi locali di Piazza San Frediano; la conferma deriva da un libretto di ricevute d'affitto dello stesso immobile oggi occupato (purtroppo la parte di documento inerente gli anni precedenti al 1823 andò dispersa tra i saccheggi e le devastazioni che investirono Pisa nel 1943-44 durante la seconda guerra mondiale).
Prima Cesare poi il figlio Vincenzo furono, come artigiani tappezzieri, i manifattori della corte del granduca di Toscana, ne sono possibili le ricerche presso l'archivio di stato di Pisa.
Nel 1875 con brevetto n. 852, il ministro della Real Casa, in nome di S. M. Vittorio Emanuele II, autorizzò Vincenzo Martinelli a porre sull'insegna della propria ditta lo stemma Reale quale segno di sovrana benemerenza; tale fornitura fu mantenuta dai successori fino alla caduta della monarchia.
Tra i vari lavori compiuti, Vincenzo Martinelli si occupò nel 1875 dell'arredo (parte tappezzeria) del Teatro Nuovo (ora comunale Verdi) sotto le direttive del Commendatore Ranieri Simonelli, oltre che una ricca montatura di arredi di scena per la compagnia drammatica Cavalier Flavio Andò.
Nel 1902 la ditta passò a Giuseppe Martinelli che portò il lavoro di propria produzione a Roma, Milano, Napoli, Bologna, La Spezia, Spoleto, Parigi e per l'attività svolta venne insignito della croce di cavaliere della Corona d'Italia. Inoltre intrattenne rapporti di fornitura con il palazzo reale di Sofia con la corte di re Boris III di Bulgaria.
Nel 1926 la ditta passò sotto la direzione di Vincenzo Martinelli che diede un impulso notevole alla vecchia bottega artigiana a cui vennero affidati lavori a Genova, Milano, Taranto, Roma. E' di questo periodo il rinnovamento del teatro Verdi eseguito nel 1935 sotto la guida e direzione dell'ing. Cini. Lo stesso Vincenzo, insieme al figlio Luigi, a lui succeduto nella direzione della ditta nel 1949, vennero insigniti della croce di Cavaliere del regno come fornitori della Casa Reale.
Dal 1926 agli anni cinquanta, inoltre, la ditta ebbe un punto vendita di stoffe in Borgo stretto, corso centrale della città, finchè negli anni cinquanta venne affidato ad Antonio Martinelli sino alla sua scomparsa.
Luigi Martinelli si adoperò nel 1956 al restauro dei vessilli e stendardi cinquecenteschi e seicenteschi, sottratti dai Cavalieri dell'ordine di Santo Stefano all'impero Ottomano, alcuni dei quali durante la famosa battaglia di Lepanto del 1571.
La ditta ha lavorato, quasi ininterrottamente, per il comune di Pisa dall'epoca del Granducato di Toscana ad oggi.
Di lunga data sono anche i rapporti di lavoro con l'Università di Pisa; è stato ritrovato un documento che certifica un lavoro eseguito da Vincenzo Martinelli per la cerimonia di inizio anno accademico 1855-56. Più recentemente la collaborazione si è estesa anche alla scuola Normale Superiore e alla Scuola Sant'Anna.
Longevo anche il rapporto di lavoro, per i vari restauri eseguiti negli anni, con l'attuale Teatro Rossi di Pisa (già Teatro dei Costanti, poi Teatro Ravvivati). Forniture che si riferiscono agli anni 1814, 1821, 1854, 1878, 1912.
Degni di memoria sono, tra l'altro, lavori commissionati da illustri personaggi pisani come il Dott. Leopoldo Pilla (1844), il Cav. Flavio Andò (1893), l'Onorevole Angelo Battelli (1910).
E' ormai da più di trent'anni che Sergio e Luciano Martinelli coadiuvati dalla signora Angela Salvadorini, ineccepibile per esperienza ed attaccamento al lavoro, portano avanti l'azienda con grande passione e predilezione, consapevoli del patrimonio storico ed artistico che hanno ereditato e facendo proprie le parole del nonno Vincenzo, che nel 1957 all'età di sessantasette anni scriveva:
“…senza potermi staccare dalla vecchia bottega […] nella quale porto ancora il mio contributo di pratica e di esperienza, soprattutto di passione al lavoro, anzi di più, di passione al mestiere divenuto per me arte…” .
Tra le loro realizzazioni si ricordano i tendaggi di Palazzo Blu commissionati dalla Fondazione CaRiPi e i lavori eseguiti presso la cattedrale del Duomo il museo dell’Opera del Duomo e l’ex hotel Gronchi commissionati dall’Opera Primaziale Pisana.