Nel bello scenario dello spazio espositivo e culturale "Pietro Martinelli" si è svolta la conferenza stampa del nuovo romanzo di Sergio Costanzo "Il fiume si rise" edito da Linee Infinite ambientato nelle piazze e nei vicoli della Pisa della seconda repubblica, tra cui i locali storici dove oggi risiede la Tappezzeria Martinelli.

 

Sergio Costanzo, autore pisano di Io Busketo, un romanzo storico al cui centro domina la figura del Duomo di Pisa e dell’architetto che lo progettò. Il libro, dato alle stampe nel 2010 da Linee Infinite Edizioni, ha vinto il premio Italia Medievale per la sezione Editoria nel 2011. Ha poi ottenuto la segnalazione speciale alla 55° edizione del celebre Premio Letterario Nazionale Pisa, indetto dal Comune e dalla Provincia di Pisa.


“Ma il fiume si rise di chi gli volea dar legge e seguitò a correr nel suo grand’alveo come prima.”

Pisa è sottomessa a Firenze da quasi novanta anni, quando Carlo VIII di Valois, re di Francia, scende in Italia reclamando il regno di Napoli e generando alleanze e opposizioni: Firenze si schiera contro il re. 8 novembre 1494, re Carlo VIII entra in Pisa per farne sua alleata e il popolo si ribella all’usurpatore fiorentino. La città Alfea è di nuovo libera. Clemente Biccoli, esule pisano, rientra in città con la propria famiglia. Desidera essere libero cittadino ed offrire a sua moglie Aureliana e ai suoi figli Beniamino e Setembrina un futuro migliore. Corruzione, intrighi di corte, tradimenti; ben presto Pisa è sola e accerchiata dai mercenari al soldo di Firenze. Durante i quindici anni di assedio, ognuno è al contempo cittadino e soldato. La cerchia delle mura sarà il baluardo difensivo, ma anche il limite estremo dei sogni e dei progetti, il limite del mondo pisano. Beniamino e Setembrina, come tutti i loro coetanei, sapranno essere figli devoti e arditi combattenti, per meritarsi orizzonti più ampi. Non basteranno a piegare Pisa il genio di Leonardo da Vinci, l’astuzia di Machiavelli e la soverchiante forza degli eserciti mercenari al soldo di Firenze. Pisa, militarmente imbattibile, cederà solo perché vittima degli intrighi e dei tradimenti orditi dal nemico. Vite spezzate, amori impossibili, sogni infranti, atti di eroismo. In ogni famiglia lutti e sofferenze. Ma Pisa e le sue genti non chineranno mai la testa di fronte all’usurpatore fiorentino.